Il regista sembra esplorare la storia nel suo farsi, tentando forse di trovarne l'essenza stessa, ma lo fa in maniera ironica, quasi a esorcizzare il reale. E allora appare logica la scelta di giocare sul filo sottile tra finzione e realtà, confondendo persona e maschera, abbondando di fine umorismo, quasi a suggerire che, in fondo, la Storia non sia altro che una grande illusione, tanto quanto Hollywood. Per due ore è bello crederci [...]